Riscaldamento a pavimento e Avvio Anticipato

Ciao a tutti,

ho il termostato TADO da un paio di settimane per pilotare il riscaldamento al piano terra con connessione "on/off", sostituendo il termostato btp preesistente.

Ho fatto il cambio principalmente perchè avendo il riscaldamento a pavimento, ho dei tempi di avvio molto lunghi e variabili, per arrivare alla temperatura desiderata. Poi la casa rimane calda a lungo anche a caldaia spenta ma, con il termostato "intelligente" speravo di non dovermi calcolare io i tempi di accensione anticipata modificando la programmazione manualmente.

Purtroppo questo non accade. Qualcuno ha un'esperienza simile e qualche consiglio da darmi?

Grazie,

Francesco.

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  • Kenzo
    Kenzo ✭✭✭

    Salve Francesco,

    in genere dopo un paio di settimane, il Termostato Intelligente dovrebbe apprendere i tempi di reazione/gestione del suo impianto di riscaldamento.

    Nel caso in cui questo non dovesse accadere, la invitiamo a contattare il nostro supporto tecnico utilizzando il nostro form online in quanto i tecnici necessitano di effettuare alcune modifiche e operazioni di calibrazione del sistema.

    Cordiali saluti.

  • Grazie Kenzo per il suggerimento, ho già scritto al supporto e al primo intervento non si è risolto il problema ma ho riscritto e spero che riescano ad aiutarmi.

  • FrancescoK
    modificato gennaio 2020

    Ciao @RobertoD,

    è esattamente il mio stesso problema. Il supporto mi ha aumentato ancora il tempo di avvio anticipato e adesso credo di essere a un'oretta di anticipo.

    Confermo che oltre all'avvio anticipato, il problema è anche lo "stop" del riscaldamento perchè una volta che l'area inizia a scaldare, dovrebbe fermare la caldaia prima che arrivi a temperatura perchè altrimenti, come scrivi anche tu, si raggiunge una temperatura di gran lunga superiore.

    Insomma, riassumendo, vedendo la documentazione prima di acquistarlo, credevo che le logiche di riscaldamento a pavimento (che credo siano similari su tutti gli impianti "recenti") fossero ben gestite. Mentre mi sembra di capire che da quattro anni hai lo stesso problema che ho io quindi mi sa che hanno qualche difficoltà a impostarlo.

    Un suggerimento che mi sento di dare (lavoro su diversi progetti in ambito software) @Kenzo , potrebbe essere quella di fare selezionare la tipologia di riscaldamento proprio nella schermata di avvio anticipato, in modo da impostare la variabile di avvio e stop caldaia, in modo differente tra radiatori a muro, riscaldamento a pavimento e riscaldamento ad aria, in quanto sono molto differenti tra loro.


    Ciao a tutti,

    Francesco.

  • Confermo che oltre all'avvio anticipato, il problema è anche lo "stop" del riscaldamento perchè una volta che l'area inizia a scaldare, dovrebbe fermare la caldaia prima che arrivi a temperatura perchè altrimenti, come scrivi anche tu, si raggiunge una temperatura di gran lunga superiore.

    Bisognerebbe anche che non modulasse sulle 3 potenze di riscaldamento. è inutile su impianti a pavimento

  • Sono d'accordo DiegoR, non so a voi ma a me questa modulazione non funziona per niente.
    A 1 fiammella la casa non si riscalda affatto, funziona solo ai livelli 2 e 3, Tado purtroppo pretende di riscaldare al livello 1 e non si accorge che non funziona.
    Eppure è una derivata prima, assurdo che degli ingegneri tedeschi non se ne rendano conto
  • Ho appena scoperto che nella nuova interfaccia di Tado, sia da app che da web, è possibile selezionare da Impostazioni -> Care & Protect -> 'riscaldamento a pavimento'

    Proviamo... chissà...

  • Purtroppo quella funzione è legata al care&protect non penso che abbia effetti sulla termoregolazione.

    E' pazzesco però in quanto si vede che il sensore di temperatura di tado ha una precisione che va oltre il mezzo grado, basta guardare i grafici.

    Quello che gli ingegneri non vogliono mettersi in testa è che il primo obiettivo di un termostato che regolamenta un impianto di riscaldamento a pavimento deve essere quello di NON SPEGNERLO, lavorando quindi con temperature minime possibili per il mantenimento del setpoint impostato, che è manco a dirlo, l'obiettivo che dovrebbe avere il termostato.

    A casa mia funziona così: se imposto es 20 gradi il termostato porta la temperatura a 20,1 e poi stacca, ma si tratta di centinaia di litri d'acqua che hanno una grande inerzia, e poi riattacca a scaldare quanto la temperatura arriva a 19,1.

    Tutto questo però è privo di ogni senso in quanto per effetto irraggiamento (al contrario) quando il pavimento viene lasciato spento (e rimane spento per delle ore) anzichè fornire calore, LO SOTTRAE a tutti gli elementi dell'ambiente, persone comprese!

    Da qui quella sensazione di discomfort anche quando si è vicini al setpoint, gli impianti di riscaldamento a pavimento sono differenti!

    Quello che dovrebbe fare tado CON GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO, o ad alta inerzia è non puntare a superare il setpoint per poi spegnere l'impianto ma MODULARE INTORNO AL SETPOINT STESSO SENZA SPEGNERE IL SISTEMA, programmando semmai anche delle interruzioni.

    A casa mia un decimo di grado su un impianto di riscaldamento a pavimento è una enormità per come lo gestisce tado e questo di traduce in ore di riscaldamento inframmezzate da ore i spegnimento e questo non ha davvero del senso. Con due decimi di grado di oscillazione poi, dopo aver smesso di scaldare (e quindi aver portato il fluido in temperatura) il tado lascia tutto spento per delle ORE (per perdere 2 decimi di grado) per poi ricominciare a scaldare nuovamente il tutto. E' molto più efficiente la caldaia da sola con il circolatore sempre attivo e la regolazione a punto fisso.

    Ho cercato di spiegare un sacco di volte che non si tratta di sistema a radiatori convenzionali e che NON VOGLIO che il sistema si prenda qualche punto di scarto, ma che lavori strettamente vicino al setpoint.....Niente da una parte entra e dall'altra esce.


    Tado continua a pubblicizzare il proprio termostato come compatibile con impianti di riscaldamento a pavimento ma con queste impostazioni non è possibile fare una dichiarazione del genere, vedrò che cosa mi dicono su facebook.....

  • ragazzi ho appena proposto l'inserimento della funzione che ho chiamato underfloor heating: il bello dell'impianto a pavimento è l'inerzia per cui non andrebbe mai considerato spento dal termostato, bensì raggiunto il setpoint dovrebbe attivarsi un ciclo di mantenimento con accensioni controllate in modo da manenere la temperatura raggiunta con un impiego di energia minimo. Quello che succede invece è che tado aspetta che la temperatura scenda anche di un solo decimo di grado (che è tantissimo in un impianto del genere) e a volte anche due, prima di riprendere a scaldare.

    Questo significa maggiori consumi e discomfort totale, il sistema dovrebbe attuare un ciclo di mantenimento, (una fiammella) invece di spegnersi e poi pompare il riscaldamento (sino a tre fiammelle) per vincere l'inserzia del sistema che si sta raffreddando dopo averlo spento per delle ore.

    Che ne pensate?

  • Devo averla fatta fuori dal vaso, mi sono macchiato del crimine di aver inoltrato ben e dico ben 7 richieste di assistenza in UN ANNO, per cercare di far funzionare come si deve il mio impianto di riscaldamento a pavimento.

    Devo essere proprio una brutta persona.....

  • Ho Tado da parecchi anni con riscaldamento a pavimento e ho lo stesso problema di tutti. Il termostato non si spegne quando raggiunge la temperatura ma molto dopo.
    Quindi se imposto la temperatura di 21,5 gradi mi ritrovo l’abitazione a 22,5. Altro che risparmio Tado ti fa consumare molto di più.
  • Scusate forse non c'entra niente in qsta discussione ma.... ho un impianto di riscaldamento a pavimento dove il riscaldamento è gestito dal termostato Tado (la casa è di circa 110 mq) ma...ho notato che lasciando la caldaia sempre accesa e impostando la programmazione con due temperature (00.00-12:00 - T 19,5 e 12:00-00:00 - T 20,5) La temperatura impostata nn viene mai raggiunta :(.... succede anche a voi?...grazie

  • Scusate per il nuovo elemento di complicazione. Ma cosa succede se l'impianto a pavimento è alimentato da pompa di calore aria-acqua per riscaldamento e raffrescamento?

  • FrancescoK
    modificato maggio 2022

    Purtroppo il raffrescamento non è previsto. Ho chiesto lo scorso anno (in ufficio ne ho collegati un paio per gestire l'impianto di riscaldamento e di raffrescamento, ad aria) ma non hanno previsto questa funzione :-(


    Avevo anche chiesto, se era possibile importare anche solo una programmazione ON/OFF senza guardare la temperatura, visto che ogni stanza ha un suo termoconvettore con termostato, ma anche questo non è stato preso in considerazione. Forse perchè vogliono spingere a comprare il loro prodotto per la gestione dei climatizzatori? Peccato che su un impianto ibrido, non è proprio fattibile :-(

  • Ciao a tutti,

    premetto che anche io ho un riscaldamento a pavimento ed ho cambiato il mio vecchio termostato in quanto non potevo regolare i 0,5 gradi. Potevo scegliere solo tra 18, 19, 20, 21° etc e non 18,5 / 19,5 / 20,5 etc..

    Riuscivo però a impostare il delta di temperatura a 0,2 gradi, ovvero con temperatura fissata a 20°, il termostato staccava a 20,2° ma poi per inerzia la temperatura saliva fino a circa 21°, e il riscaldamento poi si riaccendeva quando in casa avevo 19,8°.

    Voi sapete se si può impostare questo delta su tado?

    Con temperatura stabilita a 20° quando stacca tado?

    Ho letto in questo forum che in molti hanno cercato di far capire come funziona un riscaldamento a pavimento agli ing. di tado, hanno risolto qualche cosa?

    Grazie mille in anticipo

  • Non si può impostare questo delta su tado
    L'algoritmo ha un criterio tutto suo, cerca di ridurre al massimo gli attacchi e stacchi
    Di conseguenza continua a riscaldare anche una volta raggiunta e superata la temperatura impostata, quindi spegne anche dopo 0.5-0.8 gradi oltre la temperatura impostata, e con l'inerzia mi ritrovo 1.5-2 gradi in più di quella desiderata.
    Per lo stesso motivo è molto lento in accensione, spesso il pomeriggio avvia la caldaia con 'una fiammella' confidando forse nel riscaldamento globale visto che non c'è più sole, e la temperatura in casa continua a scendere.
    Quando finalmente parte è ormai troppo tardi, per l'inerzia ho 1-2 gradi in meno di quella desiderata.
    Alla fine sono costretto a controllarlo tutti i giorni e spesso lo avvio in manuale.
    Penso di cambiarlo, ho continui sbalzi tra freddo e caldo, e ho avuto una bolletta salatissima.
  • io ho una caldaia condominiale, e poi ogni casa ha il riscaldamento autonomo. il problema, come ha scritto @melchizedek, che quando l'impianto rimane spento magari per 10 ore circa e poi si riaccende, l'acqua che scorre all'interno del circuito oramai è fredda ed ora che rientra in temperatura e riscalda l'ambiente, ti fa consumare in maniera esponenziale..

    Ho scritto all'assistenza ma ho ricevuto la seguente risposta:

    "Ci dispiace per il malinteso, i numeri PID sono valori generali che tado° utilizza. Ti consigliamo di testare prima i tuoi nuovi dispositivi e vedere il range e come si comporta con il tuo sistema di riscaldamento.

    Se dovesse riscontrare un'eccedenza del sistema o qualsiasi altro comportamento anomalo, ce lo faccia sapere in modo da poterlo controllare da parte nostra."

    .... sinceramente non ho voglia di spendere ancora una follia di riscaldamento... sono molto propenso a riattaccare il vecchio termostato fino a quando non troveranno un modo intelligente di gestire il riscaldamento a pavimento ...

  • @fabiettix guarda ti consiglio di tornare al tuo termostato iniziale: il su questa cosa con tado ci ho insistito non sai quanto, anzi, per la precisione per 7 volte chiamando l'assistenza e mi hanno risposto che non mi avrebbero più dati supporto per fare altri cambiamenti alla configurazione del termostato per far sì che in riscaldamento rimanesse sempre acceso.
    C'è anche qualcosa scritto da me nella stesso post credo. Insomma tardo pe so abbia le potenzialità, ma no credo che rispetto le logiche di un impianto radiante ad alta inerzia come è quello a pavimento e con quelle logiche di on off così lunghe non penso sia il prodotto più adeguato......
  • Incredibile.... se solo qualcuno sviluppasse un software in grado di gestire un impianto di riscaldamento a pavimento farebbe i soldi visto che qui nessuno lo fa... vendendo una quantità esponenziale di termostati!!!

    Nel caso in cui conosceste un prodotto adeguato alla gestione dell'impianto di riscaldamento a pavimento me lo potreste comunicare?

    grazie mille

  • mi accodo alla richiesta di segnalazioni di prodotti alternativi a tado adatti a risc. pavimento.

  • @Fsco65 credo che con un impianto radiante, che solitamente è caratterizzato da una alta inerzia (grande quantità di tempo per raggiungere la temperatura impostata) , non sia funzionale lavorare con diversi orari per la temperatura.

    Ti faccio un esempio pratico: se imposti il tuo termostato per darti 20 gradi alle 9 del mattino sarà molto difficile per te ottenere una temperatura notturna, ad esempio dalle 22 in poi di 18 gradi o anche meno, perchè per scendere di due gradi un impianto del genere deve stare spento, ad esempio nel mio caso, per almeno 2 giorni.

    Già per variazioni di temperatura nell'ordine del singolo grado il sistema impiega delle ore per riscaldare e raffreddare, motivo per cui negli impianti di riscaldamento a pavimento si lavora sempre con un range di temperatura fisso che grazie alla stessa inerzia ed al lavoro del termostato si traduce in maggior comfort e minori consumi.

    Per questi motivi ti consiglio di impostare una temperatura che raggiunto il setpoint da parte del termostato ti dia la sensazione di comfort che desideri (con gli impianti di riscaldamento a pavimento sono sufficienti anche 19 gradi, la percezione del calore con questo tipo di impianto è diversa) e lasciarla impostata per tutte le 24h, variandola di qualche decimo di grado sino a raggiungere la tua temperatura preferita e poi mantenere quella.

    Per completezza faccio anche presente che esistono, ma sono più recenti, anche gli impianti di riscaldamento a pavimento a bassa inerzia, che sono caratterizzati da uno spessore del massetto (lo strato di materiale che ricopre i tubi) inferiore e che quindi impiegano un minor intervallo di tempo per riscaldarsi e raffreddarsi, ma visto il tuo post dubito che sia il tuo caso.

    Spero anche se in ritardo di averti dato un buon contributo.

  • melchizedek
    modificato settembre 2022

    @fbartolom nel caso di collegamento con pompa di calore il funzionamento del termostato non cambia, l'unica differenza immagino sia la mancanza di un bus di comunicazione gestibile da tado ma non ne sono certo, motivo per cui immagino tu possa collegare il termostato in modalità contatto aperto o chiuso, non modulante.

    Ad ogni modo le pompe di calore hanno anche il funzionamento con compensazione climatica: tramite una sonda esterna percepiscono la temperatura al di fuori dell'immobile e regolano la temperatura di mandata di conseguenza , secondo una curva di parametri di sensibilità impostabile dall'utente.

    Questa modalità insieme al termostato dovrebbe consentirti di regolare la temperatura interna.

    Integrazione: quanto sopra è valido per le pompe di calore fisse, per il climatizzatori tado prevede un termostato apposito.

  • @jalab anche se esistono addirittura delle normative che prevedono agevolazioni fiscali per termostati modulanti quale è tado, nella mia personale esperienza non è un sistema adatto per la gestione di impianti ad alta inerzia allo stato attuale.

    Il motivo della mia personale opinione risiede nel fatto che i produttori di impianti di riscaldamento ad alta inerzia tra le principali raccomandazioni per trarre il massimo beneficio da questo tipo di impianto al primo posto propongono la necessità di non spegnere mai l'impianto, ma regolarlo in modo da rimanere sempre acceso alla minima temperatura di mandata utile, per garantire bassi consumi e maggior comfort.

    Dicevo allo stato attuale perchè tado è soggetto a continui aggiornamenti per cui non è detto che un giorno di questi (ma non ci scommetterei l'acquisto, io ce l'ho già) venga distribuito un aggiornamento che migliori la situazione.

    O per lo meno che l'assistenza ponga un occhio di riguardo al nostro tipo di impianto, che è sempre più diffuso.

    Per il momento a mio avviso la termoregolazione migliore rimane quella a punto fisso dalla caldaia: circolatore sempre attivo e caldaia che interviene sulla temperatura di mandata costantemente, assieme alla regolazione con sonda climatica esterna. Se vuoi in aggiunta puoi inserire dei semplici termostati a rotella ambiente per ambiente, che intervengano sulle valvole di mandata del collettore, per regolare la temperatura nei singoli ambienti.

    In ogni caso è consigliabile replicare la soluzione di qualche amico che abbia un impianto simile o rivolgersi ad un termotecnico che abbia esperienza nel genere, e, nel caso del professionista è sufficiente qualche domanda ben piazzata per capire se ha esperienza attiva su questo tipo di soluzione di termoregolazione basata su termostato tado modulante e impianto radiante.

    Spero di esserti stato utile, anche se in ritardo.

  • @fabiettix in merito alla tua richiesta di un impianto di regolazione del riscaldamento a pavimento, posso darti il mio contributo dicendoti che ho provato Tado con collegamento a bus, Netatmo con collegamento contatto aperto chiuso, un altro termostato sempre modulante di nonMiRicordoQualeMarca che assicurava anche questo la gestione di impianti a pavimento e sono giunto alla conclusione che, se hai un impianto radiante di quelli "sottili" a bassa inserzia (ma non credo sia il tuo caso) che hanno tempi di risposta simili a quelli dei termosifoni, allora questi prodotti possono esserti di un qualche aiuto, ma se hai un impianto "convenzionale" ad alta inerzia il sistema di regolazione migliore è quello cosiddetto a punto fisso, basato sulla temperatura di mandata impostata dalla caldaia assieme all'ausilio di una sonda climatica esterna.

    Ah, dimenticavo, ho provato tramite bus e anche in modalità contatto aperto chiuso un termostato della honeywell ma di questo devo dire che non era predisposto per il comando di impianti di riscaldamento radianti.

    E' tutto credo, spero di esserti stato di un qualche aiuto.

  • @melchizedek Grazie mille.

    Mi sembra che tu abbia già fatto tutte le mille prove che avrei voluto fare io, senz'altro quello che dici è fondato.

    a mio avviso la termoregolazione migliore rimane quella a punto fisso dalla caldaia

    Infatti, anche questa è la mia esperienza.

    Il mio dubbio fondamentale però è però : (se i termostati modulanti sulla caldaia non sono efficaci) come fai se vuoi abbassare la temperatura di un grado la notte? devi sempre operare tu a mano direttamente sulla caldaia?


    poi, altri punti secondari:

    1. Se vuoi in aggiunta puoi inserire dei semplici termostati a rotella ambiente per ambiente, che intervengano sulle valvole di mandata del collettore, per regolare la temperatura nei singoli ambienti. Io questi ce li ho, ma spengono e accendono le valvole completamente per le singole stanze. E di nuovo, essendo sistemi ad alta inerzia, si ripropongono i problemi che sai. Per il momento li sto bypassando, e lascio sempre tutto aperto controllando la temp. direttamente dall caldaia.
    2. regolazione con sonda climatica esterna avendo una stazione meteo a 50mt dalla mia parete nord, avrei preso i valori volentieri da internet, invece che dover installare una sonda esterna. Per quello stavo guardando i termostati smart. Ma se non funzionano, allora Sonda esterna sia

    Grazie!

  • @jalab : quando io ho fatto il mio impianto gli impianti di riscaldamento a pavimento avevano una principale caratteristica o meglio due o tre: funzionamento a bassa temperatura (30-40 gradi), trasmissione del calore maggiormente per irraggiamento e non per convenzione, ed ALTA INERZIA, sia per il riscaldamento che per il raffreddamento.

    In un altro post mi hanno chiesto che cosa ne penso e ho detto la mia relativamente a tado per il mio impianto, che è ad alta inerzia.

    Se il tuo impianto è si un impianto radiante ma di quelli più recenti per cui con una inerzia minore (dipende dal tempo che ci mette ad andare a regime, raggiungere la teperatura che tu hai impostato) allora ha un senso prevedere una variazione anche di un grado tra giorno e notte. Diversamente se il tuo impianto ci mette delle ore per guadagnare o anche perdere un grado, il mio impianto per perdere un grado magari ci mette dei giorni, allora la tua esigenza non ha molto senso in quanto i tempi di risposta del tuo impianto non ti consentirebbero di ottenere questo risultato. Spero di aver spiegato in modo chiaro.

    Invece una soluzione nel tuo caso potrebbe essere quella di "frazionare" l'impianto in modo che la zona notte viaggi sempre ad una temperatura più bassa rispetto a quella degli altri impianti, senza dover essere soggetta ad oscillazioni. Questo risultato puoi ottenerlo, dipende dal tuo impianto, limitando ad esempio la portata del solo circuito della zona notte (come quando chiudi un pò una valvola di un termosifone in una stanza rispetto a quelle più aperte nelle altre stanze), oppure fai gestire quella zona ad un termostato a parte (che potrebbe essere un altro tado) che gestisce oltre la richiesta di riscaldamento, anche la chiusura o apertura della testina del circuito notte, per mantenere la temperatura che hai scelto.

    Spero di essere stato chiaro ed estaustivo(magari troppo) ma SEMPRE TI CONSIGLIO, prima di fare qualsiasi modifica, di sentire il termotecnico che ti ha progettato l'impianto e comunque un professionista del ramo, spiegandogli le tue esigenze e sentire che soluzioni ti propone perchè ogni impianto è un DISCORSO A SE'.

    Saluti!